Quello che sembrava un grandissimo colpo di Marotta, a parametro zero per di più, dall’Atletico Madrid a inizio della scorsa stagione, in realtà purtroppo non si è rivelato tale. Stiamo parlando di Diego Godin che, con la maglia dell’Inter, non ha di certo vissuto la stagione più esaltante della sua carriera, e sta pensando di cambiare aria in estate.
Tutte le ultime voci non fanno altro che confermare questa indiscrezione e sembra ormai certo che il centrale uruguaiano possa lasciare la formazione nerazzurra nei prossimi mesi. Quel che diverte è chi sta spingendo più di ogni altro per averlo nella sua formazione. Si tratta di un grande ex interista, ovvero José Mourinho, che sta spingendo per portare Godin in Premier League: non è una richiesta casuale dell’allenatore portoghese, dal momento che il difensore ex Atletico Madrid è sempre stato uno dei suoi pupilli.
Godin alla corte di Mourinho in estate?
In Inghilterra, in effetti, Godin si potrebbe trovare più a suo agio: un combattente come lui si potrebbe integrare meglio con un calcio caratterizzato da un’intensità completamente diversa rispetto a quella della Serie A. Anche in un’intervista rilasciata a L’insider da tre giocatori che hanno militato in Serie A e che ora si trovano in Premier League, ovvero Carlos Sanchez, Angelo Ogbonna e Felipe Anderson, con la maglia del West Ham.
Un calcio diverso, fatto di grande intensità, in cui cambia anche l’approccio nei confronti degli allenamenti quotidiani. In Italia, ad esempio, si dà molta più importanza all’aspetto tattico e negli allenamenti c’è sempre una cura maggiore nei confronti di tali meccanismi. In Premier League, invece, si dà molta più importanza al pallone e all’intensità di gioco, con l’obiettivo di tenere ritmi sempre molto alti per tutta la partita. Interessante notare come in Inghilterra non ci siano le doppie sedute di allenamento, che invece vengono spesso usate dagli allenatori in Italia. Con l’arrivo di un gran numero di tecnici di stampo europeo, però, anche in Premier League negli ultimi anni si guarda un po’ di più alla tattica, anche se in campo la difesa difficilmente si muove come un reparto unico, ma si tende a lasciare più spazio agli uno contro uno.
Premier League e scommesse online
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