I giocatori sudamericani più ricordati nella storia del calcio italiano
Tra gli appassionati, è risaputo che il calcio sudamericano ha regalato nel corso dei decenni alcuni tra i giocatori più talentuosi – e soprattutto famosi – nella storia di questo sport. Le nazionali che hanno rivestito maggiore importanza in questo processo sono senz’altro Brasile e Argentina, ma non vanno dimenticate anche altre contender: Uruguay, Cile, Colombia e altre ancora.
Alcune tra queste nazionali hanno regalato al calcio italiano giocatori semplicemente indimenticabili, non solo per i tifosi delle singole squadre ma anche per l’intero ambiente calcistico. Non solo giocatori brasiliani, quindi: ecco la lista dei più ricordati.
Ronaldo
Soprannominato O Fenomeno grazie alle sue qualità tecniche semplicemente fuori dal comune, Ronaldo Luis Nazario da Lima è molto probabilmente il giocatore brasiliano più ricordato nella storia del calcio italiano.
Il merito va tutto alla sua esperienza quinquennale all’Inter, dove è riuscito a vincere e raccogliere – tra alti e bassi, a causa di gravi infortuni al ginocchio – un Pallone d’Oro e svariate decine di gol. Ma viene ricordato anche per le sue esperienze al Barcellona e al Real Madrid, squadre nelle quali ha potuto forse esprimere con più chiarezza le proprie doti. Tornerà al Milan nella stagione 2007-2008, ma si rivelerà soltanto un’operazione nostalgia: i pochi gol segnati non hanno cancellato dalla memoria il Fenomeno.
Diego Armando Maradona
Ebbene si: fino ai primi anni 2000 il calcio italiano era meta ambita da chiunque, nonché campionato più importante in assoluto. Lo dimostrano gli anni di Diego Armando Maradona, el Pibe de Oro, al Napoli. Nel corso delle sette stagioni partenopee la leggenda argentina vinse due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa UEFA, oltre a un titolo di capocannoniere nella stagione ‘87-’88.
Riconosciuto a livello globale come il calciatore più forte della storia, ha sempre spartito questa fama con l’altra leggenda sudamericana, Pelé, giocatore a lui antecedente. La sua militanza in Serie A ha donato ancora più prestigio ad un campionato già competitivo e ambitissimo al tempo. Dopo aver allenato in Messico ai Dorados, ora è vicinissimo a diventare CT del Venezuela.
Edinson Cavani
Con El Matador si ritorna ai tempi più recenti, e in particolare al periodo che va dal 2007 al 2013. Uruguaiano di origini italiane (il nonno paterno era originario di Maranello), Edinson Cavani ha trasportato nel calcio italiano tutta la passione e l’agonismo tipici dei calciatori della Celeste.
Cavani approda in Serie A grazie al Palermo, dove si afferma come attaccante dalle prospettive incredibili. Si riconfermerà anche al Napoli, anzi: sarà proprio con i partenopei che si consacrerà come bomber indiscusso. Il suo ultimo campionato in maglia napoletana segna 29 reti in 34 presenze, numeri superati soltanto da Gonzalo Higuain. Si trasferisce quindi al PSG, ma il suo ricordo nel calcio italiano è indelebile tanto per i tifosi partenopei, quanto per i tifosi rivali.
Arturo Vidal
Un’altra storia recente che potrebbe oltretutto vedere un suo ritorno in Italia. Arturo Vidal ha fatto la fortuna della Juventus, nel corso delle prime quattro stagioni del ciclo vincente bianconero.
Prelevato per 10 milioni dal Bayer Leverkusen, Arturo Vidal comincia l’avventura bianconera nel migliore dei modi, segnando all’esordio: sarà solo il primo dei 35 gol segnati nel corso delle quattro annate torinesi. Giocatore totale, autentico jolly di centrocampo, ma anche della difesa e dell’attacco, in grado di correre avanti e indietro per buona parte del match. La sua avventura italiana al momento è conclusa, ma potrebbe riaprirsi. Sulle sue tracce c’è l’Inter di Antonio Conte, suo ex allenatore proprio alla Juventus nelle prime tre stagioni del ciclo di scudetti.