L’Inter vuole alzare il livello. I nerazzurri, che sono finalmente tornati a giocare la Champions, dovranno dare a Luciano Spalletti una rosa che possa ben figurare sia in campionato sia nella massima competizione internazionale, sempre aggiornati su www.codicebonusstranieri.com . La Gazzetta dello Sport ha ipotizzato una possibile formazione per il prossimo anno, con Chiesa e Nainggolan a far sognare i tifosi, che hanno già accolto tre nuovi acquisti come De Vrij, Asamoah e Lautaro Martinez.
La formazione da Champions, un 4-2-3-1 da sogno
Ecco come si presenterebbe secondo la gazzetta dello sport, l’Inter per l’anno 2018/2019 tenendo in considerazione i tesserati, i nuovi acquisti e i principali obiettivi di mercato già in trattativa.
Tra i pali l’insostiuibile Handanovic, difesa schierata a quattro con, sulla destra D’ambrosi, i centrali Miranda (De Vrij), il muro Skriniar e Asamoah sulla sinistra. Alla regia ci sono Gagliardini (Brozovic) e Dembèlè (Strrtman), prima di aprire la carica con un reparto composto da Chiesa sulla destra, Nainggolan e Perisic sulla sinistra ad offrire occasioni da rete per bomber Icardi e il neo acquisto Lauto Martinez. In panchina due baby di grande prospettiva: il talento 18enne della Primavera Facundo Colidio, vivaio Boca, e Nicólas González, 20enne centravanti dell’Argentinos Juniors sono i nomi degni di nota e pieni di aspettative.
Dal 2010 non si vedeva un Inter così bella
Una formazione veramente da sogno, di quelle che non si vedevano dall’inter del 2010, la corazzata del triplete che non aveva un punto debole in nessuna parte del campo. Per i nostalgici ricordiamo la formazione ideale di quell’anno, prendendo come esempio la finale di Madrid contro il Bayern Monaco. Santiago Bernabeu di Madrid, 22 maggio 2010, INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso; Pandev, Sneijder, Eto’o; Milito. A disposizione: Toldo, Cordoba, Stankovic, Muntari, Mariga, Materazzi, Balotelli. All. Josè Mourinho.
Un anno che si prospetta interessante per i supporters nerazzurri, sempre vicini alla squadra e ai colori, tra le tifoserie più numerose del ca2mpionato appena trascorso e che meritano certamente le dimensioni di un calcio internazionale e le soddisfazioni avute nel 2010. Troppo tempo, l’unica pecca della società nerazzurra, per ritornare grandi. Ma meglio tardi che mai