Il campionato è ormai ripartito a pieno regime per la stagione 2018/2019 e senza troppi panegirici si può certo dire che quella dell’Inter è stata una falsa partenza, almeno in termini di aspettative nei tifosi e nelle importanti fasi di investimenti del calciomercato chiuso poco più di venti giorni fa. Questa settimana la pausa per la nuova Nations League, rappresenta anche un momento di riflessione e pausa prima di riprendere il cammino in un autunno caldissimo per la società nerazzurra di Milano, in cui tra campionato e Champions League si troverà a superare quello che si presenta come un vero e proprio esame di maturità e riconoscimento ufficiale se non tra le big di primo livello, almeno tra le primissime outsider per entrambe le competizioni, match che somigliano ai tipi di giochi con jackpot progressivo per andare avanti nella stagione. Spalletti e i suoi giocatori nella prima fase del campionato non hanno certo brillato, conquistando 4 punti contro tre compagini nettamente alla mano che facevano sperare in un en-plain di punti proprio come la Juventus, ma nel campo, a differenza della carta, Sassuolo, Torino e Bologna si sono dimostrate avversarie inarrestabili sino a non poter considerare mai effettivamente chiuso un match, qualsiasi risultato presentasse nell’arco dei 90 minuti di gioco.
Il derby, il Barcellona, Tottenham, Juventus in pochi mesi
L’esame di maturità appunto per l’Inter prevede diverse prove che saranno tutte a poca distanza nei mesi tra settembre e dicembre. Dopo la sosta e il match di San Siro contro il Parma, sarà infatti subito la volta degli inglesi del Tottenham nel primo match della fase a gironi di Champions League allo stadio Meazza di San Siro il 18 settembre. A seguire la prima, importante prova di Icardi e compagni seguiranno senza sosta alcuna gli impegni tra campionato e Champions contro Sampdoria e Fiorentina, nelle successive giornate di campionato, poi sarà la volta del PSV, in Olanda, il 3 ottobre, per ritornare con le sfide di campionato. Dal 21 ottobre al 28 un vero e proprio tour de force attende i nerazzurri con tre big match da notti magiche: prima il derby, proprio il 21 ottobre, il 24 i nerazzurri saranno di scena al Camp Nau contro il Barcellona per riportare poi l’attenzione al campionato per il giorno 28 in cui sarà la Lazio la compagine da battere. Il Barcellona ritorna subito a San Siro, in novembre, il giorno 6 e dopo il match sarà interessantissima la sfida di campionato contro l’Atalanta. L’esame si conclude con il trittico tra fine novembre e dicembre con Tottenham, Juventus e Roma, per concludere l’anno in bellezza con la sfida del 26 dicembre contro il Napoli.
Sassuolo, Torino, Bologna: i match
Come anticipato, la partenza dell’Inter non è stata delle migliori. 4 punti rappresenterebbero tuttavia un buon bottino se non si considerasse la marcia in più di Juventus e l’effettivo aumento di concorrenza ai piani alti della classifica. Il debutto dell’Inter è avvenuto il 19 agosto contro la bestia nero-verde Sassuolo che da anni succhia punti ed energia ai nerazzurri. Nulla di nuovo anche quest’anno: il match finisce 1 a 0 per i neroverdi con goal di Berardi (proprio come nel campionato scorso). Il debutto dinanzi al proprio pubblico avviene il 26 agosto contro il Torino dell’ex mister Mazzarri. Sembra un altro match e i neerazzurri si portano in doppio vantaggio con i goal di Perisic e De Vrij, andando negli spogliatoi con una certa tranquillità. Il secondo tempo è tutto granata, così, incredibilmente e tra i fischi del proprio pubblico il triplice fischio finale decreta il risultato sorprendente di 2 a 2. Nerazzurri raggiunti da Belotti prima e Meitè senza essere più in grado di reagire con ancora 20 minuti di tempo. I primi segnali di una buona Inter arrivano da Bologna, nel match contro i rossoblu di sabato 1 settembre, ma bisogna aspettare comunque e il goal di Nainggolan, seguito dalle reti di Candreva e Perisic per un netto 3 a 0 e per i primi tre punti della stagione. Punti importanti soprattutto sul piano morale prima dell’autunno caldo che seguiremo tutti, tifosi e non, con estremo entusiasmo.