Calcio: la Juventus e le accuse sulle indagini  

La Juventus rimane convinta sulle accuse delle indagini e gli approfondimenti del contabile della società grazie ai suoi legali. Il club bianconero dice di  aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme. Il mondo del calcio si può seguire nella piattaforma dedicata allo sport dove si possono trovare le offerte dei bookmakers, promozioni e ricchi premi tra cui anche i bonus di benvenuto che per saperne di più basta accedere su https://www.casinononaams.icu/

Le accuse

Le indagini sulle plusvalenze e la manovra degli stipendi continuano, ma le nuove accuse alla società, rendono la situazione sempre più difficile. Infatti, la Juventus insiste e afferma di aver comunque operato secondo la legge e le norme di rispetto nelle relazioni finanziarie, in conformità è agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione a livello internazionale della football industry. Adesso nel giro di 20 giorni si devono ancora revisionare tutti i documenti ma intanto il club bianconero annuncia un comunicato che spiega: ” Le accuse da parte della Procura della Repubblica fanno riferimento a reati di falso nelle comunicazioni sociali, rivolte al mercato, per dichiarazione fraudolenta sull’uso di fatture per operazioni inesistenti. Inoltre per quelle operazioni dette di “scambio ” sui diritti sportivi dei calciatori con accordi che abbiamo rispettato con realtà”. Qui, i legali della società juventina, dichiarano tuttavia che il tema sulle plusvalenze per operazioni di scambio si è concluso ieri. Se sei interessato a sapere tutto sulle ultime partite della squadra dell’Inter, vai su questa pagina.

Le operazioni dichiarate false

Infatti, secondo i legali, non spuntano fuori altre novità, e rispetto alle sentenze della giustizia sportiva e comunque il club della Juventus ha agito secondo la prassi della football industry. Mentre per quanto riguarda gli accordi di riduzione degli stipendi, a causa del Covid, il governo determina la chiusura degli stadi quindi si è agito in base al mancato lavoro. All’epoca i bianconeri sotto la pandemia, ha ridotto gli stipendi con il permesso dei calciatori fin quando le competizioni sportive fossero riprese. Invece sul falso del bilancio, la Juventus afferma di aver operato nel rispetto delle leggi, dunque in piena trasparenza tali operazioni hanno confermato la solidità della società. Insomma per il club tutto è nella norma e non si è fatta attendere la risposta.

Il comunicato

Inoltre, a parte il comunicato lanciato dalla società, riferisce anche la conclusione delle indagini relative alla c.d. ‘manovra stipendi dell’anno 2019/2020′ e quella della stagione 2020/2021’ con agenti sportivi tra la stessa Juventus ed altri club”. Sulla violazione dell’articolo 4 per la questione finanziaria dello scorso anno sembra aver rispettato il principio di realtà sportiva, dunque ora, la società può accedere agli atti e difendersi secondo il Codice di Giustizia Sportiva. Quindi tutte le nuove accuse nel dettaglio verranno sicuramente trasmesse in atti che nello stesso tempo verranno ancora esaminati. Nonostante tutto, la Juventus, tenta di soluzionare il problema che persiste sulle plusvalenze e la manovra degli stipendi, ci vogliono prove, documentazioni e tutto l’occorrente che possa comunque   attestare che la società tuttavia ha un motivo in più per liberarsi da questo disastro.

La pena per gli ex dirigenti

Ora, il procuratore Giuseppe Chiné,  ha chiuso l’inchiesta ma la Procura federale deciderà se deferire, archiviare o valutare dei patteggiamenti. Inoltre, al club sono stati inflitti i 15 punti di penalizzazione e nel frattempo i giudici sostengono che nella documentazione c’è un disvelamento riguardo alle operazioni di trasferimento e dei relativi valori,   più, l’assenza di un metodo di valutazione di scambio ed il sistema fraudolento che la Corte federale non era a conoscenza dunque la condanna è di 2 anni e mezzo sia per Fabio Paratici, Andrea Agnelli che anche per Maurizio Arrivabene, mentre 1 anno e 4 mesi per Federico Cherubini e 8 mesi all’ex vicepresidente del club bianconero   Pavel Nedved.

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